Asma professionale: cosa può fare il titolare per prevenirla

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Farine, detergenti, spray e tinte chimiche per capelli: le sostanze irritanti che causano l’asma occupazionale sono diverse. Ma come prevenire il problema se siete un datore di lavoro? Scopritelo in questo articolo!

Problematica annosa e tipica degli ambienti lavorativi, l’asma professionale è una condizione infiammatoria e di iperattività dei bronchi, dovuta a particolari sostanze inalate all’interno del proprio ambiente di lavoro. Una condizione che può causare disagi più o meno seri ai dipendenti, ma che può essere minimizzata se vengono prese tutte le precauzioni del caso. Prima di scoprire a quali strategie è possibile ricorrere, vediamo insieme le caratteristiche e le cause dell’asma come malattia professionale.

Asma professionale: cos’è, da cosa è causata, i sintomi

Tra le malattie professionali è compresa anche una patologia comune come l’asma, che prende il nome di asma professionale nel momento in cui una sostanza irritante o sensibilizzante viene a contatto con un lavoratore e provoca reazioni come allergie respiratorie o appunto asma. Una condizione tutt’altro che infrequente, dato che i lavori che ogni giorno prevedono l’uso di materiali potenzialmente irritanti sono moltissimi: il panettiere, la parrucchiera, il carrozziere, il fiorista solo per fare alcuni esempi.

Tra le diverse forme di asma professionale, i casi che si ripresentano più spesso sono i seguenti:

  • Asma da farina di cereali, proteine del latte o dell’uovo: tipica del settore panificatori, pasticceri e nell’industria alimentare;
  • Asma da Isocianati: composti usati per produrre schiume poliuretaniche e come indurenti per le vernici spray usate dai carrozzieri;
  • Asma da decoloranti o da tinte chimiche: come quelle usate dai parrucchieri;
  • Asma da esposizione: a mix di detergenti e spray irritanti utilizzati da addetti alle pulizie;

I sintomi dell’asma occupazionale sono simili a quelli dell’asma da allergie respiratorie: mancanza di fiato, rigidità toracica, sibili e tosse. La differenza sta invece sia nelle cause, sia nel modo di manifestarsi della patologia stessa: specie all’inizio, infatti, l’asma professionale peggiora durante la settimana e al contrario migliora quando non ci si trova sul luogo di lavoro.

Malattie professionali: prevenzione e doveri del datore di lavoro

A questo punto è chiaro che per un titolare, è preferibile prevenire l’insorgere di queste patologie piuttosto che dover fronteggiare spiacevoli complicazioni con i propri dipendenti.

Un datore di lavoro è tenuto a conoscere quali sono le malattie professionali che possono far ammalare i propri dipendenti, così da gestire nel modo più giusto le dinamiche lavorative e prevenire l’insorgere di casi gravi. L’asma è una malattia professionale riconosciuta e indennizzabile e ciò significa che, se accertata, dovranno essere attivati una serie di protocolli e provvedimenti medico-legali come, ad esempio, la denuncia di malattia all’organo di vigilanza dell’ASL. Ma cosa deve fare, nel concreto, il datore di lavoro per una corretta prevenzione?

#1 Programmare dei turni di lavoro in base al tempo di utilizzo delle sostanze irritanti: il principale fattore di rischio di sviluppare l'asma professionale è, infatti, l’esposizione prolungata alle sostanze irritanti, un pericolo che coinvolge in particolare i soggetti atopici.

#2 Prevenire le malattie professionali tramite l’impiego dei corretti DPI, un importante filtro di protezione per le vie respiratorie dei lavoratori a rischio.

#3 Igienizzare e sanificare: in generale, migliorare le condizioni igienico-sanitarie in un luogo di lavoro contribuisce a mantenere bassi i livelli di allergeni presenti nell’ambiente stesso. Oltre alle norme igieniche standard, un buon modo per prevenire la comparsa di asma professionale è sanificare regolarmente con macchine professionali. È infatti riportato in letteratura, che l’ozono è in grado di inattivare gli allergeni e quindi riportare l’ambiente a condizioni ottimali di salubrità.

Prevenire le malattie professionali con la sanificazione

Abbiamo visto che l’ozono, come riportato nella letteratura di riferimento, inattiva gli allergeni presenti in un dato ambiente; le sue funzioni, però, non si limitano a questo: i sanificatori a ozono infatti eliminano i batteri, le muffe, i cattivi odori e inibiscono i virus. Sono dunque strumenti multifunzione che rappresentano un rimedio ideale anche per la sindrome dell’edificio malato, un'altra condizione sfavorevole per la salute e ricorrente negli ambienti chiusi, specie in ambito lavorativo. 

Una volta individuata la sanificazione con l’ozono come rimedio preventivo all’asma professionale, il consiglio è scegliere ozonizzatori italiani professionali affidabili e certificati, meglio se dotati di programmi automatici capaci di regolare l’emissione di ozono in base ai metri cubi di un ambiente.

Se siete titolari di un’azienda e volete saperne di più su come un ozonizzatore italiano e professionale può prevenire l’insorgere di asma professionale tra i vostri lavoratori, contattateci allo 045.9810880 oppure compilate il form che trovate qui.

 

 



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